Teatro

Un'estate nel nome di William Shakespeare

Un'estate nel nome di William Shakespeare

Sessantadue serate compongono il cartellone dell'Estate Teatrale Veronese 2016, con tre produzioni di prosa al debutto nazionale

Il più grande drammaturgo di tutti i tempi è considerato un cittadino onorario di Verona, che dal 1948 gli dedica un Festival prestigioso, il primo per importanza in Italia e il secondo nel mondo, dopo quello di Stratford-on-Avon.

Da allora a oggi si contano centocinquanta nuovi allestimenti, ma questa è un’occasione speciale, nella quale si celebrano i 400 anni dalla morte di William Shakespeare. Così la sessantottesima edizione dell’Estate Teatrale Veronese si arricchisce di una serie di proposte, tutte omaggianti il Bardo, declinate in prosa, danza, musica e cinema, per un totale di sessantadue serate di spettacolo.

Il cuore pulsante è il Teatro Romano, dove il Festival Shakespeariano accoglie tre nuove produzioni al debutto nazionale. Si sono prescelti titoli che da tempo non siano rappresentati sulle sponde dell’Adige, affidati a registi che sappiano unire esperienza a innovazione “per non dare un’impronta museale”, precisa il Direttore Artistico Gianpaolo Savorelli. Inaugura il 6 luglio, con repliche fino al 9, il dramma storico Giulio Cesare, con Michele Riondino e un cast in via di definizione diretti da Alex Rigola, regista di fama internazionale e attuale direttore alla Biennale Teatro di Venezia, il quale sovverte i canoni del teatro elisabettiano con ruoli maschili non necessariamente ricoperti da uomini, come anticipa Massimo Ongaro, direttore dello Stabile del Veneto. 

Dal 12 al 14 luglio Come vi piace, commedia musicale divertente che il regista Leo Muscato declina in termini di originalità. Una proposta destinata ad andare in trasferta ai festival internazionali di Pechino e Shanghai. Non può mancare la tragedia degli innamorati per eccellenza Romeo e Giulietta, con la figlia d’arte Lucia Lavia (il ruolo maschile non è ancora assegnato) e Alessandro Preziosi nei panni di Mercuzio. L’allestimento, per la regia di Andrea Baracco, è messo in scena in esclusiva per la stagione estiva, mentre in quella invernale parte in tournée per Roma e Milano. Romeo e Giulietta è presente anche in forma danzata dal Ballet du Grand Théatre de Genève, con la coreografia dell’esponente della nouvelle danse francese Joëlle Bouvier.

Il Festival Shakespeariano presenta ben dodici repliche di Opus Cactus, lavoro storico che i ballerini-illusionisti Momix completano con un’esclusiva coreografia a tema. Si aggiungono quattro occasioni di Danza ispirate ad altrettante opere del drammaturgo inglese.

La grande novità consiste in Lost in Shakespeare, rassegna di otto capolavori cinematografici proiettati in lingua originale. Poi la prosa delle realtà professionali locali in Corte Mercato Vecchio e i festival musicali Rumors – Illazioni Vocali e Verona Jazz. Inoltre due laboratori diretti da Lindsay Kamp e da Pierpaolo Sepe.